lunedì 30 aprile 2012

E nemmeno un rimpianto

    

E nemmeno un rimpianto

Il segreto di Chet Baker

di Roberto Cotroneo

Descrizione del libro

Fu una vita senza regole, quella di Chet Baker: il genio bellissimo e maledetto del jazz, l'uomo capace tanto di distruggere il proprio corpo con la schiavitù dall'eroina, quanto di far salire fino al cielo le note della sua tromba. E fu una vita tragica quella di Chet, conclusa il 13 maggio del 1988 con un volo da una finestra del Prins Hendrik Hotel di Amsterdam. Quasi vent'anni dopo, una mattina del 2006, il protagonista di questo romanzo riceve una telefonata che riapre il mistero su uno dei miti più controversi del Novecento: Chet non è morto, ma vive, come un eremita, nel cuore del Salento. E qualcuno giura di aver sentito la sua tromba suonare ancora. Sulle note di My Funny Valentine comincia un viaggio che spinge il protagonista a cercare di scoprire se quell'uomo è davvero Chet. Ad affiancarlo in questa ricerca, le donne che in gioventù conobbero il lato più imprevedibile e ribelle di quel "James Dean del jazz" e che oggi vegliano sul suo segreto. E sarà proprio grazie a Nathalie, americana trapiantata a Parigi, che potrà svelarsi il mistero di un artista straordinario che rappresentò il dolore di un'epoca e che negli ultimi anni della sua vita "ufficiale" si avvicinò agli insegnamenti di un mistico e filosofo armeno, Georges Ivanovic Gurdjieff, che sconvolse la vita di tutti coloro che lo conobbero. L'incontro con Gurdjeff segnò per il musicista e l'uomo Chet Baker l'inizio di un percorso di "resurrezione" dagli esiti sconcertanti e radicali.

  • Libri Italiani
  • Copertina rigida 161 Pagine
  • Edizione: 1
  • ISBN-10: 880460803X
  • ISBN-13: 9788804608035
  • Editore: A. Mondadori (Scrittori italiani)
  • Data di pubblicazione: Jan 01, 2011


 

La notte ha cambiato rumore


 


Descrizione del libro

Sira Quiroga è una giovane sarta nella Madrid degli anni Trenta, sta per sposarsi e avviarsi a un destino senza imprevisti quando perde la testa per un carismatico imprenditore e, prima che scoppi la Guerra Civile, lascia la Spagna per trasferirsi con lui in Marocco. Ma qui si ritrova presto sola, ingannata e piena di debiti. Raggiunto il protettorato spagnolo di Tetuàn, con l'aiuto di alcuni improbabili amici Sira riesce ad aprire un atelier di alta moda che, grazie al suo gusto e alla sua forza di volontà, diventa il punto di riferimento per le signore più ricche e influenti della città. Una clientela all'apparenza insospettabile, ma che nasconde dei segreti. E qui il destino di Sira subisce una svolta imprevedibile, intrecciandosi con quello di un variegato gruppo di personaggi, alcuni dei quali storicamente esistiti. Saranno loro a dare a Sira la possibilità di riscattarsi, di ricostruire pezzo a pezzo il suo destino. La notte ha cambiato rumore può essere letto come un moderno feuilleton, avvolgente e irresistibile nel disegnare le atmosfere e con uno splendido cast di personaggi, trasportandoci sul filo della storia attraverso una mappa di affascinante ampiezza per intrecciare una storia di fedeltà e tradimento, coraggio e dedizione, amore e ideali, in cui i lettori scopriranno l'arte di narrare di una nuova scrittrice che combina sapientemente i generi e immette una linfa nuova nella grande tradizione del romanzo d'appendice.



  • Libri Italiani
  • Brossura 658 Pagine
  • Edizione: 1
  • ISBN-10: 8866210161
  • ISBN-13: 9788866210160
  • Editore: A. Mondadori (Numeri primi)
  • Data di pubblicazione: Oct 01, 2011


María Dueñas è nata nella provincia di Ciudad Real nel 1964. Titolare della cattedra di Filologia e Letteratura inglese all'Università di Murcia, ha insegnato anche in alcune università americane. La notte ha cambiato rumore è il suo libro d'esordio.

La bambina con il basco azzurro








La bambina con il basco azzurro

Romanzo fantasy, dell'esordiente Daniele Nicastro.
  • Titolo: La bambina con il basco azzurro
  • Autore: Daniele Nicastro
  • Editore: Runde Taarn
  • Data di Pubblicazione: 2011
  • ISBN: 9788861201330

domenica 29 aprile 2012

In ricordo di un amico

 Ricordo per un amico ritrovato grazie a Facebook, e ancora grazie a Fb, sono venuta a conoscenza della sua scomparsa..
Bon voyage Pierre!


http://www.youtube.com/watch?v=P204EVd2AGE&feature=share

sabato 28 aprile 2012

Gli ingredienti segreti dell'amore





http://www.ilrecensore.com/wp2/wp-content/uploads/2011/08/ingredientisegreti-amore.png 





Descrizione del libro

Le coincidenze non esistono. Aurélie Bredin ne è sicura. Giovane e attraente chef, Aurélie gestisce da qualche anno il ristorante di famiglia, Le Temps des cerises. È in quel piccolo locale con le tovaglie a quadri bianchi e rossi in rue Princesse, a due passi da boulevard Saint-Germain, che il padre della ragazza ha conquistato il cuore della futura moglie grazie al suo famoso Menu d’amour. Ed è sempre lì, circondata dal profumo di cioccolato e cannella, che Aurélie è cresciuta e ha trovato conforto nei momenti difficili. Ora però, dopo una brutta scottatura d’amore, neanche il suo inguaribile ottimismo e l’accogliente tepore della cucina dell’infanzia riescono più a consolarla. Un pomeriggio, più triste che mai, Aurélie si rifugia in una libreria, dove si imbatte in un romanzo intitolato Il sorriso delle donne. Incuriosita, inizia a leggerlo e scopre un passaggio del libro in cui viene citato proprio il suo ristorante. Grata di quel regalo inatteso, decide di contattare l’autore per ringraziarlo. Ma l’impresa è tutt’altro che facile. Ogni tentativo di conoscere lo scrittore – un misterioso ed elusivo inglese – viene bloccato da André, l’editor della casa editrice francese che ha pubblicato il romanzo. Aurélie non si lascia scoraggiare e, quando finalmente riuscirà nel suo intento, l’incontro sarà molto diverso da ciò che si era aspettata. Più romantico, e nient’affatto casuale. Con mano fresca, leggera e piena di passione, Nicolas Barreau mescola amore, un pizzico di mistero, lo charme di Parigi e la sensualità della cucina per regalarci una storia tenera e gustosa, che nutre e scalda il cuore.



Titolo: Gli ingredienti segreti dell’amore
Autore: Nicolas Barreau
Editore: Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 2011


La fée clochette
Questo è un piacevole romanzo, che si gusta tutto d'un fiato. Non pensatelo come il romanzo della vostra vita, ma come al romanzo del vostro viaggio in treno, quello che vi ha salvato in quelle due ore di ritardo, impedendovi di imprecare e rodervi il fegato....Infatti, si legge come una bella e piacevole commedia romantica,e  se  diventerà davvero un film, e  sarà diretto da un regista francese sarà sicuramente una commedia incantevole...
Leggetelo pure ascoltando i grandi chansonier francesi come George Brassens e Jacques Brel , non rimarrete delusi :-)


commento di emma

voto 8






Seppellitemi dietro il battiscopa

    
 

Seppellitemi dietro il battiscopa

Di Pavel Sanaev, Valentina Parisi (Traduttore)
                   

Descrizione del libro

Saša ha nove anni ma è destinato a “marcire” prima di averne sedici, secondo la profezia della nonna, la furibonda e tentacolare Nina Anatol’evna. Non può sudare, togliersi la calzamaglia di lana ruvida neanche di notte, tirare l’acqua nei gabinetti pubblici e salire sulle giostre: ci sono in agguato stafilococchi aurei, sinusiti croniche, dispepsie e bronchiti recidive. Cosí sentenzia la nonna,
che lo trascina in giro per dottori e gli somministra senza sosta farmaci e tisane. Da quando sua madre si è innamorata di un pittore basso e squattrinato, il “nano succhiasangue”, Saša è finito sotto l’ossessiva tutela della nonna, che lo ama ma lo ricopre di maledizioni e insulti – mentre lui sogna le rare e tenere visite della madre, e custodisce in una scatola segreta tanti piccoli oggetti che vengono da lei: una “biglia-mamma”, un chewing-gum masticato e altri tesori. Saša ci racconta questa tragicomica
infanzia senza innocenza, ambientata nella Russia degli anni ’70, in un irresistibile romanzo d’esordio, che in Russia è diventato un libro di culto per molti ex bambini sovietici.



  • Libri Italiani
  • Brossura 288 Pagine
  • Edizione: 1
  • ISBN-10: 8874522894
  • ISBN-13: 9788874522897
  • Editore: Nottetempo
  • Data di pubblicazione: Apr 28, 2011

mercoledì 25 aprile 2012

Mildred Pierce

 

Mildred Pierce

Di James M. Cain, Maria Napolitano (Traduttore)

 

 

Descrizione del libro

Nel 1941, subito dopo essersi affermato, il noir rivolse le sue armi contro se stesso - con questo libro, che alla ferocia del genere assomma quella, anche più implacabile, del mèlo. Fino alla sua uscita, le dark lady di innumerevoli romanzi (e di altrettanti film) usavano la seduzione per condurre qualsiasi maschio capitasse loro a tiro a forme di distruzione spesso molto peggiori della morte. Ma qui Cain - che di quelle storie aveva già scritto uno degli archetipi più potenti e imitati, "Il postino suona sempre due volte" - va molto oltre. Con le sue letali sorelle Mildred Pierce ha in comune il carattere, la capacità di andare dritta allo scopo - peraltro rispettabile, e cioè raggiungere un qualche benessere nell'America della Grande Depressione - e un fondato scetticismo nei confronti del genere maschile. Sul quale infatti trionfa, salendo uno alla volta tutti i gradini di un successo insperato, per una casalinga californiana malamente abbandonata dal marito. E in effetti niente sembrerebbe poter fermare l'ascesa di Mildred: niente, se non la sua immagine rovesciata, sua figlia Veda, la creatura forse più demoniaca di tutta la narrativa nera.


  • Libri Italiani
  • Brossura 308 Pagine
  • Edizione: 1
  • ISBN-10: 8845926648
  • ISBN-13: 9788845926648
  • Editore: Adelphi (Gli Adelphi)
  • Data di pubblicazione: Jan 01, 2011

Tristano muore - una vita


Descrizione del libro

Un'estate torrida in una vecchia casa in Toscana. Qui Tristano vive la sualunga agonia: una cancrena gli divora la gamba, i dolori sono lancinanti e la malattia si estende a tutto il corpo. Lo assiste la vecchia Frau, la stessache da bambino gli raccontava fiabe e poesie in tedesco, affinché imparasse lalingua. In uno stato allucinatorio, Tristano vecchio e incattivito, raccontadi sé ad uno scrittore perché sia testimone della sua agonia e dei ricordi diuna vita. Fantasmi di donne amate si sovrappongono nel delirio e poi laguerra, combattuta in Grecia, la scelta della libertà e della Resistenza. Allafine della vita tutto appare uguale a se stesso, un incubo che tutto sovrastae tutto circonda.



La paura dell'eroe
L'ultimo romanzo di Antonio Tabucchi si interroga sulle potenzialità della letteratura di raccontare la vita.

di Valeria Merola

Si sente soltanto una voce nell’ultimo romanzo di Antonio Tabucchi, ed è quella di Tristano, il protagonista, malato terminale, che, sul letto di morte in cui è immobilizzato da una cancrena, ripercorre i momenti salienti della sua vita. Eppure, nella scrittura quasi visionaria di Tristano muore sembrano intrecciarsi diversi punti di vista, in una polifonia di voci virtuali, in parte presenti sulla scena del racconto, in parte soltanto evocate o mimate nel ricordo. Le prospettive frantumate si ricompongono nelle parole del narratore, che si confronta con un interlocutore presente e muto, lo scrittore.


Chiamato per raccogliere la testimonianza di una vita e per tradurla in letteratura, lo scrittore è in primo luogo colui che ascolta e che registra. Ma la sua parola è anche quella di Tristano, che giunge al lettore attraverso il filtro della mediazione della scrittura. Ecco dunque che la voce del protagonista e quella dello scrittore finiscono col sommarsi, in una confusione di ruoli che accresce l’effetto polifonico.
Tristano muore è un libro sulla letteratura, che si compiace virtuosisticamente di sperimentare le possibilità affabulatorie della scrittura e la sua congruenza con la vita. Il romanzo è denso di una letteratura che spinge per manifestarsi, come dimostra, ad esempio, la scelta dei nomi dei personaggi. In una bella recensione apparsa sulle pagine de La Repubblica, Paolo Mauri ha notato come la presenza di Hemingway nel personaggio di Ernesto lasci traccia di sé anche nel quadro del soldato italiano in Grecia che aspetta l’8 settembre, o nell’americanizzazione di certe figure, quasi “usando Hemingway come amuleto”. Ma di letteratura sono intrisi anche lo stesso Tristano - che nel nome porta impressa la tradizione epica cavalleresca, fino al melodramma, e, perché no, anche a Leopardi - e Rosamunda, eroina di Schubert.


Tuttavia, la vera dimensione metaletteraria è quella all’origine della stessa scrittura. Tristano muore è un romanzo che si interroga sulle possibilità della letteratura di raccontare la vita, per concludere, con una narrazione rapsodica, scardinata, quasi musicale, sulla difficoltà di ogni rappresentazione che non sia priva di intreccio e visionaria come i sogni, assecondando il ritmo della memoria. Lo dimostra del resto lo stesso sottotitolo, Una vita, che innesca un corto circuito paradossale con l’immagine della morte presente nel titolo. Tristano muore e mentre muore trova la vita e il suo senso. Ma, scrive Tabucchi, la morte è un fatto privato, in cui “non può entrare nessuno oltre a chi sta morendo”. Di qui il paradosso della letteratura, che cerca di violare questo momento di passaggio, per appropriarsene e restituirlo attraverso i propri schemi.


Il racconto della vita di Tristano sfugge ai tentativi di razionalizzazione e si presenta nella sua mancanza di sistematicità e nella perdita di intreccio, che mima il ritmo dell’esistenza e la sua memoria. I ricordi affiorano come allucinazioni, e sfuggono a qualsiasi tentativo di stabilire una logica. Lo dice del resto anche Tristano: “la vita non è in ordine alfabetico” come si crede, sono “briciole”, “ghirigori”, e ad un certo punto “ti viene un sospetto, che il senso di tutta quella roba lì erano i ghirigori”. E allora, da dove iniziare a raccontare una vita? Come imporre un ordine a una vita che precipita nella morte? Le azioni, osserva Tristano, non nascono per miracolo, ma sono già nelle cose: non hanno confini e non hanno perché.


Che cos’è allora il racconto? Nient’altro se non una variazione sul tema della vita: “la musica è già stata tutta suonata” e “a noi poveri cristi non resta che introdurre variazioni”. La letteratura non può avere presunzioni di conoscenza, perché, per quanto possa ricostruire i meccanismi delle cose, non è in grado, osserva Tristano, di penetrarne il segreto. La scrittura può semmai giocare sullo sfasamento tra i piani del reale e dell’immaginario e proporre come vero il verosimile, o anche le allucinazioni di Tristano, che ricorda, senza distinguerle dalla realtà, le fantasie di tutta una vita.


Nella rielaborazione letteraria il personaggio diventa prodigiosamente postumo a se stesso, perché la scrittura lo vede già nel futuro, appropriandosi della sua storia. “Le cose appartengono a chi le dice o a chi le scrive?” chiede Tristano al suo scrittore, mentre traccia i confini di una specularità non solo intellettuale, ma tale da individuare nell’interlocutore un alter ego del protagonista. Lo scrittore si appropria della storia, e la scrive “che sembra un’altra”, perché “la scrittura falsa tutto, voi scrittori siete dei falsari”. La letteratura è allora uno di quegli specchi deformanti, che “lì per lì sembra che riflettano la tua immagine, e invece te la stravolgono, o peggio, la assorbono, si bevono tutto, risucchiano anche te...”.


Ma chi è Tristano? Tabucchi ce lo presenta soprattutto come un eroe moderno, nella tragica condizione di andare incontro ad un destino di cui ha paura. L’eroe ha paura perché non sa di essere un eroe, e perché sogna: “la notte sì che dovrebbe essere celebrata, ma ci vuole fegato per celebrare la notte, perché la notte porta sogni, e spesso incubi, ed è difficile affrontare gli incubi, più che affrontare i nazisti, lì si vede davvero se sei un eroe, lasciami solo, per favore, voglio vedere se riesco a dormire”.


Tabucchi, Antonio
Tristano muore
Feltrinelli 2004, pp.165

Quell'andarsene nel buio dei cortili

Copertina di Quell'andarsene nel buio dei cortili

Quell'andarsene nel buio dei cortili

 

Descrizione del libro

In questo suo nuovo libro De Angelis, tra le voci più decisive e accreditate della nostra poesia degli ultimi decenni, prosegue in modo coerente la sua meditazione lirica, praticando più strade, muovendosi lungo diverse linee tematiche, ma sempre entro i confini di una zona compressa tra effimero della presenza e tragica imminenza del vuoto e del non esserci. Nelle sue «sillabe / mescolate all'asfalto », i momenti di quiete e sospensione, di «respiro aperto», non sono irrilevanti, ma appaiono piuttosto come il provvisorio e minimo interrompersi di un assedio nel buio, dove «tutto / è consegnato / all'evidenza della fine». Così, le parole della poesia sono sillabe incise «nello spavento delle strade», sono gesti di resistenza e turbato amore che riescono molto spesso, nella loro asciutta essenzialità sinistra, a porsi come cifre sapienziali, nelle quali De Angelis rivela una modalità inedita nell¿esprimersi inconfondibile del suo pensiero poetico, nella nudità delle sue forme, che già sono state esemplari per molti poeti delle nuove generazioni. Quell'andarsene nel buio dei cortili conserva nei suoi testi la compattezza catafratta e la superficie ambigua, cangiante che la poesia di questo autore ha spesso prediletto. Eppure sa aprirsi anche in momenti di imprevista lievità, come nelle canzoncine finali, o accennare al desiderio di un fiato più sciolto, come quando, nel grigiore pervasivo del «grande paese di Milano», si libera nel dire: «Il pomeriggio ci portò suburbani in un canto». Ma il grande fascino coinvolgente della poesia di De Angelis sa confermarsi nella dirompente energia che lo ha sempre guidato, quando si apre d'improvviso, mirabilmente, nella viva potenza di squarci visionari «Si spalancò la porta furente, uscì / il drappello dei solitari / [...] una cacciatrice / spezza i rami sul granito, riduce il sangue / delle frasi in gocce dure, / con il seno offerto al vuoto...»



  • Libri Italiani
  • Brossura 88 Pagine
  • Edizione: 1
  • ISBN-10: 8804602368
  • ISBN-13: 9788804602361
  • Editore: A. Mondadori (Lo specchio)
  • Data di pubblicazione: Jan 01, 2010





NORD e SUD di Elizabeth Gaskell




Nord e Sud

Di Elizabeth Gaskell, Marisa Sestito (Traduttore), Laura Pecoraro (Traduttore), Valeria Mastroianni (Curatore), Lorenza Ricci (Curatore), Marisa Sestito (Prefazione)
 
Descrizione del libro
Nel salotto londinese degli Shaw, in Harley Street a Londra, la giovane Margaret Hale osserva con distacco, e velato rimpianto al contempo, quel mondo di lustrini, balli e convenevoli sociali che si è ridestato intorno alla famiglia per festeggiare le nozze della cugina Edith. La giovane donna ha trascorso in quella casa, affidata alle cure di zia Shaw, una giovinezza spensierata e agiata, eppure tanto lontana dalla semplicità di costumi e dalla raffinatezza culturale della famiglia di origine che vive nel paesino di Helstone, nel cuore più fiabesco e incontaminato dell’Hampshire, nel Sud dell’Inghilterra. Il matrimonio della cugina segna uno spartiacque nella vita di Margaret, che può far ritorno a una vita autentica nella canonica di campagna, di cui il padre è reverendo. Margaret trova un appagamento totale, incrinato solamente dalla proposta di matrimonio del giovane avvocato Henry Lennox, suo amico londinese e cognato della cugina. Non immagina in realtà quanto lieve sia questo genere di turbamento rispetto ai disagi e alle difficoltà reali che di lì a poco avrebbe vissuto. La permanenza a Helstone, difatti, è breve: il signor Hale, lacerato da dubbi religiosi, decide di lasciare l’incarico ecclesiastico e la canonica. Angosciato da una scelta inevitabile per la sua coscienza ma vergognosa agli occhi della società, decide di trasferirsi con la famiglia in un luogo del tutto distante dallo Hampshire, al Nord, nella città manifatturiera di Milton-Northern dove l’amico Bell ha delle proprietà. Il trasferimento è repentino e traumatico: Milton è sporca e caotica, le ciminiere, segnali di una civiltà industriale manifatturiera viva e fiorente, sono distribuite per tutta la città, ricoperta da una soffocante coltre di fumo. A Milton gli Hale non hanno altri amici se non i Thornton, affittuari del signor Bell; il signor Thornton, giovane industriale che si è fatto da sé, titolare di uno dei più importanti cotonifici di Milton, austero e controllato, prende lezioni sui classici dal signor Hale e si imbatte nell’irruente carattere di Margaret, rimanendone subito folgorato per la bellezza pur essendone spiazzato dalla fiera determinazione, inconsueta per una donna...

voto: 9

  • Libri Italiani
  • Brossura 560 Pagine
  • Edizione: 1
  • ISBN-10: 8890607602
  • ISBN-13: 9788890607608
  • Editore: Jo March (Atlantide)
  • Data di pubblicazione: Nov 15, 2011













Viaggio in Umbria - 10 Aprile - fonti del Clitunno











sabato 14 aprile 2012

Viaggio in Umbria: Spello 7 Aprile



Viaggio in Umbria: Assisi 6 Aprile


Vacanza in Umbria. Assisi e dintorni - 5 aprile partenza e arrivo



preparativi per la partenza

in auto



in auto fra musica e chiacchere

sperimento la mia piccola Nikon nel tunnel

tunnel fra movimento e ghirigori...

vista di Assisi dal nostro hotel (Bellavista)

ansiosa di fotografare...

la porta della nostra stanza.

"lanuginosa" San Francesco

piccolo casale, ma il piccolo zoom funziona ;-)


Minaccia di piovere per cui si va a Perugia a visitare il Museo - fotografo questa panchina...;DD

Il cielo la dice lunga in fatto di pioggia.





Perugia: Corso Vannucci
Sempre corso Vannucci, mentre aspetto Simone, entrato in un negozio di scarpe a comprarsene un paio nuove, visto che le sue si sono sfondate...






Vicolo, visto da una finestra del museo

stesso vicolo di cui sopra

stesso vicolo dicuidicui sopra :DD

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Perugia - imbrunire

attraverso i rami in fiore..san Francesco

S. Francesco di notte, dopo il nostro rientro da Perugia
attraverso i rami fioriti