sabato 5 gennaio 2013

Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato - Trailer Italiano Ufficiale






5 gennaio 2013 in Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato

Ottimo prequel del Signore degli Anelli. Momenti di grande cinema e di grandi effetti speciali. Mi riferisco al maestro Hitchcock! :-) ) nella scena in cui appare il fantasma del Negromante…Jackson cita il grandi maestro, che sapeva creare artigianalmente effetti speciali da farsela addosso!!! Il canto dei nani all’inizio del film dà un’impronta da fiaba tradizionale senza eguali!!!
Chi non vorrebbe poi, incontrare il re dei nani. ergo Richard Armitage, con quello sguardo ultramagnetico??? Cristopher Lee: il grande Vecchio è impagabilmente un Morto Vivente che sa solo stare in piedi fermo e lessato..ma possiede una Cartola senza eguali!!! Non vi sto ad elenare tutti gli elementi che anticipano Il Signore degli Anelli, ma li scoprirete piacevolemnte andandolo a vedere!

Anno nuovo, citazioni nuove - 2013


«Una sofferenza come la mia non ha orgoglio.
Cosa mi importa se si saprà che sono disperata?
Tutto il mondo può avere il trionfo di vedermi in questo stato. Quelli che non sanno cosa sia soffrire possono essere orgogliosi e indipendenti. Possono resistere agli oltraggi, o ricambiare le provocazioni. Io non posso farlo. Io devo soffrire, mi devo disperare, e che tutti quelli che vogliono godere di questo siano i benvenuti».

Jane Austen, “Ragione e sentimento”




«- Tempo di febbraio. Se non cade la neve d'inverno quando dovrebbe cadere? Sempre meglio che nevichi d’inverno piuttosto che d'estate, non trova?
- Indubitabilmente. Ecco come bisogna prendere la vita. In effetti. Ma la vita, Bernard, la vita degli uomini, non è come il tempo. Da un certo momento in poi non smette più di nevicare».

Raymond Queneau, “Un rude inverno”




«Le parole sono buone. Le parole sono cattive. Le parole offendono. Le parole chiedono scusa. Le parole bruciano. Le parole accarezzano. Le parole sono date, scambiate, offerte, vendute e inventate. Le parole sono assenti. Alcune parole ci succhiano, non ci mollano; sono come zecche: si annidano nei libri, nei giornali, nelle carte e nei cartelloni. Le parole consigliano, suggeriscono, insinuano,
ordinano, impongono, segregano, eliminano. Sono melliflue o aspre. Il mondo gira sulle parole lubrificate con l’olio della pazienza. I cervelli sono pieni di parole che vivono in santa pace con le loro contrarie e nemiche. Per questo le persone fanno il contrario di quel che pensano, credendo di pensare quel che fanno».

José Saramago, “Di questo mondo e degli altri”